La nostra storia





Predicare l'Evangelo




Attorno alla metà del XII secolo, un ricco mercante lionese, Valdo forse di nome Pietro, spinto da curiosità, o forse meglio da un intimo tarlo interiore, essendo "illetterato", volle farsi tradurre il Vangelo in volgare per poter comprendere le parole vive del Salvatore.





Valdo rimase colpito profondamente da quella lettura.


Ben presto provvide la sua famiglia, si spogliò di tutti i suoi averi, e in maniera simile a Francesco di Assisi (che circa un secolo dopo avrebbe percorso un itinerario di conversione in qualche modo paragonabile a quello di Valdo) riunì attorno a sé un gruppo che divenne ben presto numeroso, con lo scopo di vivere in povertà e predicare l'Evangelo.


Il movimento, che si richiamava ad originari valori di povertà e fraternità, crebbe rapidamente, in analogia di altri (come la "Pataria milanese" o il movimento degli "Umiliati") ma con la particolarità di avere, fra i propri scopi, la diffusione della conoscenza del Vangelo, e la vocazione missionaria.


Ben presto l'occitania, il sud della Francia, l'Italia del nord, conobbero la predicazione dei "Pauvres de Lyon", i Poveri di Lione, trovando ascolto e seguito sia nelle campagne che nelle città, tanto da contrastare per la credibilità e la coerenza, la espansione del movimento cataro.


A differenza di quanto accadde a Francesco d'Assisi, il movimento di Valdo non ottenne dalle gerarchie ecclesiastiche la licenza per la predicazione e nel concilio di Verona del 1174 fu colpito da scomunica, trovandosi così di fronte ad una drammatica alternativa: essere fedeli al Vangelo o alla Chiesa di Roma? la decisione fu quella di proseguire sulla propria strada, anche a rischio della persecuzione e della morte.


Inizia il lungo periodo di clandestinità dei Valdesi, che si organizzano con proprie strutture: l'appartenenza è segreta. Molti aderenti al movimento frequentano platealmente la chiesa "ufficiale", e invece, nelle proprie case, accolgono, proteggendoli, i "barba", cioè i predicatori valdesi missionari.

Negli anni i Valdesi sono da un lato protetti dalle valli alpine nelle quali vivono trovando rifugio, dall'altro i predicatori si spingono sino in Germania, nel cuore dell'Europa.


I Valdesi resistono, subiscono persecuzioni, roghi, carcerazioni e torture e questo per tutto il lungo "autunno del medioevo" sino a confluire nel grande movimento della Riforma Europea dove troveranno considerazione, accoglienza e protezione