che c'è di nuovo?




Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani 2026





Resi disponibili i materiali per l'anno 2026

Vengono dall’Armenia i testi per i sussidi della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani del 2026. L’équipe internazionale incaricata è dal 1968 nominata congiuntamente dal Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani (Dpcu) e dalla Commissione Fede e Ordine del Consiglio Mondiale delle Chiese (Cec). La redazione dei materiali era stata affidata per il prossimo anno per l’appunto al Dipartimento per le relazioni interconfessionali della Chiesa apostolica armena. Il Dipartimento ha coordinato il gruppo ecumenico di cristiani armeni che ha preparato la prima bozza dei testi.

Il testo di riferimento è tratto da Efesini, capitolo 4, versetto 4: «Vi è un corpo solo e un solo Spirito, come pure siete stati chiamati a una sola speranza, quella della vostra vocazione».

Come si legge nei materiali introduttivi la Chiesa apostolica armena, riconosciuta come una delle più antiche comunità cristiane del mondo, ha svolto un ruolo fondamentale nel plasmare l’identità spirituale e storica del popolo armeno per quasi due millenni. Fondata all’inizio del IV secolo, con radici che risalgono all’epoca apostolica, trascende l’organizzazione religiosa; incarna la resilienza nazionale, il patrimonio culturale e la forza spirituale di un popolo. Oltre a offrire una guida spirituale, la Chiesa ha salvaguardato le tradizioni, la lingua e i valori armeni, soprattutto durante i periodi di avversità e di dominazione straniera. In tempi contemporanei, soprattutto in mezzo a sfide come il conflitto nel Nagorno-Karabakh e lo sfollamento della popolazione dell’Artsakh, la Chiesa continua a servire come fonte di forza e di conforto per gli armeni. Oggi è un faro di fede, unità e continuità per gli armeni di tutto il mondo e fornisce spunti di riflessione che risuonano nella più ampia comunità cristiana globale.

Il testo redatto da Cec e Dpcu ricorda che le origini della Chiesa apostolica armena sono profondamente radicate negli insegnamenti degli apostoli Taddeo e Bartolomeo, che evangelizzarono l’Armenia già nel I secolo d.C.. Tuttavia, fu sotto la guida di San Gregorio Illuminatore, il primo Catholicos (patriarca) ufficiale dell’Armenia, che il cristianesimo iniziò a fiorire. Nel 301 d.C., l’Armenia divenne la prima nazione ad adottare il cristianesimo come religione di Stato sotto il re Tiridate III, un evento che la contraddistinse come pioniera della fede molto prima dell’abbraccio dell’Impero Romano al cristianesimo.La sede madre di Etchmiadzin, situata vicino a Yerevan, funge da centro spirituale e amministrativo della Chiesa apostolica armena. La tradizione racconta che San Gregorio ricevette una visione divina di Cristo che scendeva dal cielo e colpiva il suolo con un martello d’oro, designando il sito per la prima cattedrale armena. Questa visione portò alla costruzione della Cattedrale di Etchmiadzin, una delle chiese più antiche del mondo, che simboleggia il legame duraturo tra la Chiesa armena e i suoi fedeli. Nel corso dei secoli, la Sede madre è stata un centro di spiritualità e di autorità ecclesiastica, guidando i fedeli e preservando il patrimonio cristiano armeno.


Comunicheremo appena possibile le iniziative locali!

Qui i materiali in lingua italiana

Ci piace ricordare:

Paolo Ricca a Forano





Dopo la agape comunitaria, Paolo Ricca presenterà il suo ultimo libro: Dio apologia

Che senso può avere nel XXI secolo un’apologia della fede? Nella prima parte del libro, Paolo Ricca si propone di affrontare e discutere le maggiori obiezioni che nella modernità sono state e continuano a essere mosse alla fede in Dio e alla sua stessa esistenza. Passa poi a esporre, in maniera succinta, non già l’intero Credo cristiano, bensì i tratti più caratteristici dell’idea cristiana di Dio, così come emergono dalle pagine della Bibbia: l’autore infatti, non ha, «sul tema “Dio”, altra sapienza da offrire che quella che proviene dalla storia di Israele, di Gesù e degli apostoli». Infine, non teme di esprimere le sue personali convinzioni in merito, in dialogo costante con la cultura contemporanea e con le religioni mondiali.

«A proposito dell’esistenza di Dio, è interessante osservare che la Bibbia non spende una parola per dimostrarla. Quasi come se la cosa non la interessasse. In effetti non è l’esistenza di Dio che interessa alla Bibbia, ma la sua opera, la sua storia con e per Israele, con e per l’umanità. La pura esistenza di Dio non è un tema della Bibbia. [...] Un Dio la cui essenza sarebbe l’esistenza, nella Bibbia non c’è, perché non c’è nella realtà. Dio, potremmo dire, non si accontenta di esserci, non è per questo che c’è, non esiste per esistere, ma per amare, per parlare, per creare e ricreare, per chiamare e stabilire alleanze».

Paolo Ricca

Agapi e conferenze la sera in giardino





Nei mesi di luglio e agosto abbiamo deciso di trascorrere alcune serate insieme nel giardino della nostra chiesa

L'incontro di Luglio è stato dedicato al nostro OttoPerMille, con Giulia Abbati che ci ha parlato di progetti e procedure, fornendo una panoramica delle iniziative, delle prospettive e della entità e della storia dell'ottopermille valdese

All'incontro sono intervenuti rappresentanti di associazioni di volontariato che usufruiscono dei fondi a sostegno delle loro attività.

L'Incontro di Agosto, vede il pastore Emanuele Fiume che, come autore ha potuto comporre una nutrita bibliografia di testi dedicati allo storia della Riforma, raccontare l'episodio più acuto delle guerre di religione in Francia, la strage degli Ugonotti, a 450 anni dall'evento.

Celebrazione ecumenica per l'unità dei Cristiani!





Giovedì 20 gennaio alle ore 18 saremo ospiti della parrocchia ortodossa di Monterotondo Scalo.

Alla celebrazione liturgica è prevista la partecipazione del Vescovo Ortodosso p. Atanase, del vescovo cattolico mons. Mandara e del nostro pastore.


Quest'anno. quale tema di meditazione è stato scelto il versetto “In Oriente abbiamo visto apparire la sua stella e siamo venuti qui per onorarlo” (Mt 2,2).Leggiamo questo versetto, con particolare commozione alla luce del fatto che la preparazione degli argomenti e dei testi per la Settimana di preghiera è stata affidata al Consiglio delle chiese del Medio Oriente con sede a Beirut, in Libano.


“Mai come in questi tempi difficili sentiamo il bisogno di una luce che vinca le tenebre, e quella luce, come proclamano i cristiani, è stata manifestata in Gesù Cristo”


"Per questa Settimana di preghiera, i cristiani del Medio Oriente hanno scelto il tema della stella sorta ad oriente per più di un motivo. Mentre, in occidente, molti cristiani celebrano solennemente il Natale, per molti cristiani d’oriente, la più antica, e ancora la principale festa, è invece l’Epifania, ossia quando la salvezza di Dio, da Betlemme e dal Giordano, fu rivelata alle nazioni. Questa accentuazione della teofania, cioè della manifestazione è, in un certo senso, il tesoro che i cristiani del Medio Oriente possono offrire ai loro fratelli e sorelle in tutto il mondo."


Dai materiali preparatori approntati per la giornata chepossono essere consultati qui


19 dicembre festa dell'albero!




L'abete cristiano


Intorno alla metà del 19. secolo, le scuole domenicali protestanti fecero della “festa dell’albero” uno strumento pedagogico per insegnare ai bambini il significato del Natale.

Ancora oggi i bambini delle scuole domenicali sono i protagonisti della festa e tutta la comunitò si riunisce attorno a loro

L'albero, ornato dalle sfere colorate e illuminato dalle lucine, nasconde dentro di sé un intreccio di simbologie che si sovrappongono: L'albero della vita, centro del giardino dell'eden (Genesi 2,9); la metafora dell'albero per il giusto del Salmo 1, il quale "Sarà come albero piantato lungo corsi d'acqua, che darà frutto a suo tempo e le sue foglie non cadranno mai" (Salmo 1, 3); Il legno della passione che rinverdisce, simbolo della resurrezione. Le luci sull'albero, ancora, richiamano la Parola, o rammentando il versetto di Giovanni: "Egli era la lampada ardente e splendente, e voi avete voluto rallegrarvi per breve tempo alla sua luce." (Gv 5,35)




31 ottobre, Festa della Riforma!


A Foramo festeggeremo la Festa della riforma con un culto speciale dedicato alle ore 11,00 Domenica 31 ottobre!


Dall'agenzia NEV: Il 31 ottobre del 1517 Martin Lutero affisse le sue 95 tesi sul portale della chiesa del Castello di Wittenberg, evento che convenzionalmente è considerato l’inizio della Riforma protestante.

In tutto il mondo il 31 ottobre si svolgono iniziative e culti per celebrare la Giornata della Riforma. Le chiese riformate, anche in Italia, organizzano per l’occasione un culto per la “Domenica della Riforma”. In base alle esigenze delle singole comunità, questa cade la domenica precedente o quella successiva al 31 ottobre. Le offerte raccolte durante i culti della “Domenica della Riforma” delle chiese valdesi, metodiste e battiste saranno devolute alla Società biblica in Italia (SBI). La SBI è l’emanazione italiana della Società biblica britannica e forestiera (SBBF), che nacque nel 1804 a Londra con lo scopo di diffondere la Bibbia e che in pochi anni si ampliò fino a coinvolgere centinaia di commercianti, ufficiali, funzionari amministrativi, parlamentari e diplomatici di diverse chiese anche in Germania, Russia, Olanda, Svezia, Stati Uniti, Francia, Grecia…